Luce e riti di passaggio: “Solve et coagula”


La Terra è ormai a metà strada nel suo viaggio annuale intorno al Sole. Mancano pochi giorni. Nell’emisfero boreale, il nostro, questo significa il periodo di maggior luce. E la luce porta calore. Porta estate. Porta la vita.


Sole di Mezzanotte nell’Eyjafjörður, in Islanda

I prossimi giorni saranno i più luminosi dell’anno. E più a nord si sale, più questo trionfo è clamoroso. Ad Akureyri, l’altra “grande” città islandese, detta la capitale del nord, nella notte tra il 20 e il 21 giugno ci sono esattamente 23 ore 29 minuti e 02 secondi di luce, con il sole che tramonta alle 0:58 e sorge alla 1:29. A dire il vero, più che tramontare, scivola sotto la linea dell’orizzonte per riapparire 30 minuti e 58 secondi dopo, poco più in là. Buio non diventa mai.



Un fenomeno naturale, ciclico, che dall’alba dei tempi ha scandito anche le vite degli uomini. E ne ha definito le credenze.

Si pensi all’allineamento dei monoliti di Stonehenge, posizionati strategicamente per seguire il percorso dell’astro solare nel corso dell’anno, intercettato nei due momenti chiave del solstizio d’estate e in quello d’inverno. [Per la cronaca, quest’anno, causa Covid-19, non sarà possibile recarsi sul posto il 20 giugno per assistere all’evento, ma verrà organizzata una diretta streaming (si veda pagina FB). Il cielo su Stonehenge è visibile virtualmente da questo link in qualsiasi momento, o visitando il sito English Heritage.]

Molti riti pagani celebrano la vittoria del Sole sulle tenebre e il suo incontro con la Luna. Da qui partono tutte le suggestioni legate ai riti per propiziare l’amore e la fertilità, come la festa di Juhannus in Finlandia, o la celebrazione del Jāņi in Lettonia, tutte di matrice pagana, poi riassorbite nel culto pagano di San Giovanni. In Lituania, tra il 23 e 24 giugno si tiene la Festa della Rugiada, tra ghirlande di fiori e gradi falò, simbolo di catarsi e purificazione.

In Islanda il 24 si festeggia la Jónsmessa, ovvero la Messa di San Giovanni Battista. Anche qui l’omaggio al santo cristiano ha cercato di cancellare le tradizioni e le superstizioni della mitologia norrena, senza troppo successo: è il giorno in cui le foche possono tramutarsi in persone, le mucche parlare e gli elfi entrare in contatto con esseri umani.

Di base tutta questa luce, la sua energia, la vitalità della Natura al suo apice creano le condizioni per un contatto diretto con il divino, con il mondo spirituale. Un momento importante per tutte le creature, che sicuramente vale la pena, se non di festeggiare, almeno di osservare. Un evento che quest’anno, dopo una primavera particolarmente “buia” e difficile forse acquisterà di nuovo significato.

Il solstizio d’estate è una notte luminosa che per secoli ha acceso le menti. È una notte alchemica, dove energia e materia, principio femminile e maschile si incontrano, si uniscono. Si crea un’occasione di ribaltamento (il sole inverte il suo cammino), un momento di riflessione per passare da una visione verso l’esterno, ad una interiore. Di qui il motto alchemico “Solve et coagula”, che auspica la dissoluzione delle negatività e la concentrazione di impulsi positivi.


Luna del Sole di Mezzanotte
Incontro tra la Luna e il Sole di Mezzanotte

LIBRO CONSIGLIATO: Sogno di una notte di mezz’estate, William Shakespeare

COLONNA SONORA: Rapsody in Blue, di George Gerswin, nella sua esecuzione originale del 1924.

ACCOMPAGNATO DA: qualche goccia di acqua di San Giovanni, a base di fiori di campo (tra cui l’Iperico, o fiore di san Giovanni, lavanda, rosmarino, salvia, petali di rosa, menta ed altri – vedi ricetta) raccolti e lasciati in una bacinella d’acqua, esposta alla rugiada nella notte del 23 giugno.

Secondo la tradizione è un ottimo rimedio contro le malattie, ma tiene lontano anche sfortuna e negatività. Di sicuro è piacevole e profumata, un ottimo tonico per la pelle.


L’acqua di San Giovanni preparata lo scorso anno.

Dispacci dai Vestfirðir (Fiordi Occidentali), Islanda

L’Islanda sta tornando alla luce, ma la neve quest’anno non molla la presa. Ne è caduta tanta. Così tanta da affondare delle navi. Ci sono state alcune valanghe e il porto di Flateyri è stato pesantemente danneggiato.

Qualcuno ha dovuto lasciare casa, in un momento in cui stare a casa sembra l’unica cosa che si possa fare. Alcune regioni, come i Fiordi Occidentali, sono rimaste isolate: impossibile per le macchine circolare, voli interni a terra. Proprio mentre si raccoglievano i tamponi per verificare la presenza di contagi. È intervenuta la nave Þór della Guardia Costiera, che ha sfidato le onde e il vento a 50-60 nodi (92-111 kmh) per portare i campioni raccolti da Ísafjörður al laboratorio dall’altra parte della baia.

Þetta reddast (si risolverà tutto alla fine), rispondono gli islandesi. Hanno sempre un piano B, gli islandesi. Lo ha insegnato loro il tempo, che cambia alla velocità del vento. Lo hanno imparato dalla loro terra. E a chi domanda come si può vivere così vicini a così tanti vulcani attivi, rispondono che se non ci fossero i vulcani, lì, non ci vivrebbe nessuno.

“Parliamo, scriviamo, raccontiamo di piccole e grandi cose per cercare di capire, di arrivare a qualcosa, di afferrare l’essenza che però si allontana sempre più come l’arcobaleno. Nelle storie antiche si dice che l’uomo non possa guardare Dio, equivarrebbe alla morte, e senza dubbio vale lo stesso per quello che cerchiamo – la ricerca stessa è lo scopo, il risultato ce ne priverebbe. E ovviamente è la ricerca che ci insegna le parole per descrivere lo splendore delle stelle, il silenzio dei pesci, il sorriso e lo sconforto, la fine del mondo e la luce dell’estate. Abbiamo un compito, a parte baciare labbra; sai per caso come si dice «ti desidero» in latino? E come si dice in islandese?

da Luce d’estate ed è subito notte, Jón Kalman Stefánsson

LIBRO CONSIGLIATO: Luce d’estate ed è subito notte, Jón Kalman Stefánsson

COLONNA SONORA: Near Light, di Ólafur Arnalds (Living Room Songs, 2001)

ACCOMPAGNATO DA: Súkkulaðikaka (torta al cioccolato) con una bella tazza di caffè. Qui trovate una ricetta niente male (impostate la traduzione della pagina in inglese).


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